Come scegliere il titolo di un articolo? I consigli per avere successo
Come scegliere il titolo di un articolo? Sembra una domanda stupidissima e pedante, e invece non lo è per niente. Scommettiamo, infatti, che ogni qual volta vi apprestate a scrivere e pubblicare un contenuto sul blog della vostra azienda, vi bloccate per ore non sapendo quale titolo scegliere. Sarebbe comunque strano il contrario: un titolo deve riuscire a condensare il senso di migliaia di parole, dunque trovarne uno efficace e ficcante, ma anche rispettoso del contenuto, è tutt’altro che una missione all’acqua di rose. Come scrivere il titolo di un articolo, dunque?
La legge del “Quasi Click Bait”
Il Click Baiting è una pessima abitudine che hanno molti blogger che mirano a collezionare visualizzazioni per guadagnare: il titolo dell’articolo promette scintille o cose scabrose, ma non dice nulla o quasi del contenuto, che poi si rivela puntualmente deludente. Voi, però, avete un brand da rispettare: ciò non significa che non possiate scegliere un titolo in grado di stuzzicare l’attenzione di chi lo legge, ma senza promettere cose che poi non potete mantenere.
Come scegliere il titolo di un articolo: il SEO
La creatività, nemmeno a dirlo, è fondamentale quando si tratta di scrivere il titolo di un articolo, ma non è tutto. Anche il SEO è importantissimo, in quanto il titolo partecipa anche lui al posizionamento del contenuto sui motori di ricerca. Come scegliere il titolo di un articolo in chiave SEO, dunque? Prendendo la keyword principale e piazzandola all’inizio. Poi, potrete anche scrivere una coda con lo scopo di rendere il titolo maggiormente accattivante, particolare o specifico.
Niente fuffa, solo chiarezza
Per la “fuffa” avete una pagina intera da riempire: perché utilizzare nel titolo paroloni inutili, termini troppo complessi o parole straniere che fanno tutt’altro che “figo”? Il titolo dev’essere semplice e di immediata comprensione: eventualmente, per specificarne il contenuto in poche righe potrete utilizzare la meta-description. L’importante è che il titolo sia diretto, conciso e comprensibile anche alla classica “casalinga di Voghera“.