Destination marketing: vi ricordate The Floating Piers?
Ora che sono passate diverse settimane dall’evento The Floating Piers dell’artista bulgaro Christo, è ben possibile compiere – a mente evidentemente più fredda – un piccolo bilancio di quel che è avvenuto. Un bilancio naturalmente positivo, considerato che l’evento che è stato posto in essere sul lago d’Iseo è stato ben anticipato, promosso, condotto. Il tutto, attraverso un’opera di arte contemporanea che, per voce del suo stesso inventore, è un “progetto fisico, non un museo, ma un progetto reale, riguarda le cose vere, non le cose virtuali”.E così, un’opera d’arte si è trasformata nel più importante evento turistico dell’anno e, probabilmente, in un caso unico nella sua storia: l’artista europeo ha infatti dichiarato di non voler replicare la sua opera, precisando pertanto che quei 16 giorni di “passeggiata” sono stati l’unica occasione per camminare sull’acqua. Ma con quali ricadute per le strutture del territorio?
A fare qualche calcolo in tasca ci ha pensato JFC, società specializzata nel marketing turistico, secondo cui proprio grazie all’opera di Christo, le persone giunte sul lago d’Iseo per la loro prima volta sono state ben 809 mila, su 1,2 milioni di visitatori che hanno calcato le passerelle. Gli italiani, contrariamente a quanto si potesse immaginare, non sono stati i più attenti: al primo posto ci sono infatti stati i tedeschi (52,7%) e, dopo gli abitanti della Penisola (16,2%) hanno dimostrato particolare attenzione gli statunitensi (11%). Complessivamente, inoltre, le imprese del territorio hanno incassato più di 88 milioni di euro nei 16 giorni della passerella, di cui oltre 67 milioni di euro fatturati direttamente grazie all’evento.
Insomma, con l’installazione di Christo si è realizzato un guadagno giornaliero medio delle attività ricettive della zona pari a 4,2 milioni di euro, il 76,5% in più del fatturato abituale dello stesso periodo dell’anno. Un importante ammontare di risorse che, si noti bene, è stato distribuito su una varietà di esercizi: dagli hotel agli esercizi commerciali, dalla ristorazione alle cantine, tutti hanno potuto ritoccare in rialzo il proprio fatturato, grazie a quello che può ben essere considerato uno dei case-history più interessanti del destination marketing.