Come Facebook sta cambiando
Sono sempre di più gli utenti che si cancellano da Facebook. Numeri che non possono preoccupare Mark Zuckerberg, forte di successi miliardari, ma che sono comunque significativi. Moltissime persone decidono di abbandonare Facebook perché, semplicemente, senza sono più felici.
Sono moltissimi gli studi che si occupano di dimostrare come, spesso, sui social network si alimentino odio, invidie, problemi personali e tante altre cose negative di cui nessuno di noi ha bisogno. Ci sarebbe, addirittura, un vero e proprio ‘progetto sociale’, ideato da Merijn Straathof, che invita tutti a rinunciare al social network per 99 giorni. Facile, dite? Provate anche ad abbandonare Facebook per un giorno solo… Tutti gli utenti che partecipano all’iniziativa, però, ammettono di sentirsi meglio in seguito all’abbandono del social.
I dati saranno analizzati dall’Università di Leiden e Vrije Universiteit Amsterdam per capire esattamente quali emozioni scatena Facebook, e perché, forse, dovremmo imparare ad utilizzarlo in modo diverso. La tecnologia non è mai dannosa in sé, lo ripetiamo spesso, ma è pericolosa se l’uso che se ne fa non è appropriato.
“L’idea che molte persone rinunciassero a Facebook è molto interessante – ha affermato Merijn Straathof – Anche io ho smesso e, come moltissime persone che hanno aderito all’iniziativa, mi sono sentito liberato. Mi sono ritrovato molto più tempo per fare le cose che volevo veramente e mi sono reso conto che prima passavo molto tempo a guardare cosa facessero gli altri”.
Ma Facebook si può utilizzare anche in modo diverso. Per esempio, per cercare lavoro. Per mettersi in contatto con colleghi di tutto il mondo, per scoprire nuovi punti di vista e risolvere problemi lavorativi. Forse Facebook sta smettendo di essere un social “spione” e “guardone”, cosa che ha sempre provocato infelicità negli utenti, per diventare finalmente qualcosa di utile per tutti, per la crescita personale e collettiva.