Ecco come funziona l’algoritmo di Facebook
Sapere come funziona l’algoritmo del newsfeed di Facebook, insomma sapere come mai ci appare in bacheca quello che vediamo, è argomento tutt’altro che poco interessante, soprattutto per le aziende e per chi investe nel social network più utilizzato al mondo.
Conoscere i meccanismi di Facebook, infatti, può aiutare i social media manager ad attuare una strategia più efficace per portare in bacheca i contenuti desiderati, senza l’aiuto della tanto odiata pubblicità, che molti bloccano e che tanti altri ignorano, e che comunque sta diventando sempre più costosa.
E’ stato Tom Alison, capo degli ingegneri del newsfeed di Facebook, a rivelare l’arcano, sempre ammesso che ci abbia raccontato davvero tutto: “L’obiettivo è che ogni cliente possa trovare il contenuto che gli interessa. È la base del newsfeed. Il nostro prodotto funziona quando le persone sono connesse a ciò che interessa loro su Facebook”.
Il newsfeed, stando alle parole di Alison, è il risultato dei post delle persone e pagine a cui siamo connessi; la presenza o meno di un contenuto in bacheca, però, dipende soprattutto dall’interazione che si ha con quelle pagine e quegli amici. Insomma, se passiamo molto tempo sui contenuti di un certo amico è probabile che le sue storie finiscano spesso nella nostra bacheca.
In base alle nostre scelte precedenti, insomma, Facebook è in grado di assegnare dei “punti” ad ogni nostra interazione. In questo modo, ovviamente, si rischia di vedere solo quello che ci piace già, senza mai nessun elemento di novità. Da anni infatti i ricercatori parlano del rischio di una “Filter Bubble”, una bolla in cui i contenuti che vediamo sono sempre più simili a noi stessi, e quindi non sorprendenti. Certo si tratta di un mondo rassicurante, ma poco veritiero.
Per un’azienda che vuole investire su Facebook, in definitiva, è molto meglio avere più interazioni con gli utenti (commenti, like, condivisioni, messaggi), che non dei generici “mi piace” che servono a poco.