Ecco come i leader europei utilizzano i social
Anche i politici oggi devono necessariamente essere presenti sui social network, pena la non visibilità sul web e quindi, di conseguenza, anche nella vita reale dei propri elettori, presenti o futuri che siano. Non tutti però si comportano allo stesso modo: c’è chi è più presente su Twitter, chi su Facebook, chi ignora quasi del tutto i social e chi invece non sa proprio vivere senza, e forse dovrebbe iniziare un po’ di sano digital detox.
Da una recente ricerca è emerso che Matteo Renzi è il più popolare su Twitter, Angela Merkel su Facebook, Mariano Rajoy è il più attivo di tutti, Alexis Tsipras riesce a prendere seguaci anche all’estero, mentre François Hollande e David Cameron sono troppo istituzionali. La ricerca che ha diffuso i dati si intitola “Prime ‘social’ Ministers. A social media analysis of 6 European Leaders”, ed è stata realizzata da Doing e presentata alla Camera dei Deputati.
“La leadership si conquista e si mantiene sempre più attraverso i canali digitali”, ha affermato Marco Massarotto, fondatore di Doing. “I social media sono una vera piattaforma di intelligence politica per capire l’elettorato e pianificare la propria strategia”. Nella ricerca – consultabile online su research.doing.com – sono stati raccolti ed elaborati i dati pubblici provenienti dai profili ufficiali Facebook, Twitter e Youtube di sei leader europei. E gli spunti di riflessione sono molti.
Per quanto riguarda l’Italia, tra i sei leader, Renzi non è quello che pubblica più contenuti su Twitter (quarto su cinque), ma è quello che interagisce di più: nel 2015 sono stati 583 i tweet. Ma i suoi limiti sono evidenti: “E’ scarsamente internazionale e parla poco alle donne” nota Massarotto. I social sono sempre più importanti, dunque, e anche i leader politici che finora non ne hanno fatto uso dovrebbero imparare a utilizzarli, per comunicare con il proprio elettorato e per essere più visibili.