Facebook Spaces

Facebook Spaces: così Zuckerberg vuole cambiare il mondo

Nessun commento in social media da Redazione Onangel

Facebook Spaces: ecco il nome dell’ultima, straordinaria creatura di quel matto da legare di Mark Zuckerberg. A San Jose, in occasione dell’apertura dell’undicesima edizione dell’F8, la conferenza dedicata agli sviluppatori Facebook, il CEO della società californiana ha fatto da mattatore dell’incontro, si è concesso qualche battuta e, soprattutto, ha sganciato la bomba:Siamo pronti a lanciare il primo prodotto social virtuale”. E per capire che non si trattava di arcane obnubilazioni mentali ma, ancora una volta, di un progetto solido e concreto, c’è voluto davvero poco.

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E sì perché, da lì a poco, la palla è stata raccolta da Rachel Rubin Franklin, ex Produttore Esecutivo di The Sims 4 e ora a capo della sezione VR di Facebook, la quale ha annunciato che Facebook Spaces è già disponibile nella sue versione beta tra le app di Oculus ed è scaricabile in modalità gratuita.

Che cos’è Facebook Spaces

Zuckerberg è stato chiarissimo e telegrafico: Facebook Spaces è esattamente ciò che promette di essere, ovvero uno spazio virtuale condiviso dove sarà possibile interagire con i propri amici – o farsene di nuovi – muovendo all’interno della realtà virtuale creata dalla piattaforma social. Basterà creare un proprio avatar (completamente di fantasia o che ricalchi le fattezze reali dell’utente) e, per mezzo di esso, sarà possibile muovere sullo sfondo di video a 360, realizzati tramite selfie stick.

Una soluzione in più per quanti, a causa del tempo e delle distanze, non riescono a incontrarsi. Facebook Spaces offre una realtà aumentata che, c’è da scommetterci, col tempo assomiglierà sempre più a qualcosa di reale, per quanto il concetto di ‘realtà’, mai come in questo caso, sembri essere semanticamente ambiguo e imprecisabile. Un ambiente virtuale ma interattivo, personalizzabile e totalizzante, alba di nuovi, straordinari ed inimmaginabili sviluppi.

Come funziona Facebook Spaces

La base di tutto sta nel proprio account personale Facebook: da lì si parte per la creazione del proprio avatar: si sceglie una delle proprie foto come modello di partenza per poi – volendo – personalizzarlo: si possono cambiare il colore degli occhi e dei capelli, i vestiti, aggiungere accessori come occhiali o cappelli, ecc.

Le location, rigorosamente riproposte in 3D, sono prese dalla propria gallery del profilo o dal registro dei Feed, da cui la piattaforma estrapola i supporti a 360 gradi per metterli a disposizione dell’utente.

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Sono state già implementate diverse funzionalità: l’interazione tra utenti riguarda la possibilità di effettuare vere e proprie telefonate ma anche di disegnare oggetti all’interno dello spazio virtuale. Chiaramente, siamo solo agli albori di una tecnologia che ha già in sé le potenzialità per riscrivere – ancora una volta – gli equilibri del web e della società che opera nella quotidianità fisica e, ad oggi, non siamo in grado di lanciarci in previsioni sui possibili sviluppi successivi. Una scommessa, però, ci sentiamo di farla: ci sarà da divertirsi!

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