Come gestire un blog: gli errori da non commettere mai
Creare un blog significa dotare il vostro portale aziendale di uno strumento utilissimo per aumentare l’engagement del lettore e per pompare le conversioni in acquisto. Ma come gestire un blog? Qui entriamo in un settore irto di spine, soprattutto per via delle false credenze e degli errori che spesso ci portano ad allontanare il nostro pubblico, invece di stimolarlo a ritornare sulla nostra piattaforma e a comprare i prodotti che offriamo. Vediamo dunque i principali errori da non commettere mai durante la gestione di un blog.
Come gestire un blog? No ai titoli ingannevoli
In assoluto uno dei peggiori errori che possiate fare durante la gestione del vostro blog. Oggi i titoli ingannevoli, tipicamente finalizzati ad acquisire click lasciando in sospeso il lettore o illudendolo con anticipazioni fasulle o esagerate, non solo sono inutili ma addirittura letali per il successo del vostro portale aziendale. Il motivo? L’utente oggi non casca più in questi biechi trucchetti da click baiting, e anzi fa di tutto per non leggere articoli rappresentati da un titolo che fa spesso intravedere solo la presenza di un contenuto scialbo e poco informativo.
Mai ricorrere a presentazioni o termini URLATI
Ultimamente si sta diffondendo la pessima moda di presentare un articolo sui social network abusando del CAPS per sottolineare parole che – almeno teoricamente – dovrebbero acchiappare l’attenzione del lettore. Ad esempio, leggere una presentazione come “…per gestire un blog EFFICACE devi assolutamente FARE ATTENZIONE a come utilizzi il MAIUSCOLO per…” è deprimente e anche parecchio fastidioso. E lo stesso discorso, ovviamente, vale anche per il contenuto degli articoli.
Guadagnare con un blog: a tutto c’è un limite
Una delle cose peggiori che un utente potrebbe incontrare su un blog è la selva dei banner e dei pop-up pubblicitari: talmente fitta da doversi fare largo utilizzando il click del mouse come un machete. Va bene guadagnare con un banner o con le affiliazioni, ma davvero è così difficile comprendere che un articolo zeppo di pubblicità risulta impossibile da leggere?