successo con ecommerce

Commercio elettronico, ecco cosa dovresti fare per ottenere di più

Nessun commento in web marketing da Redazione Onangel

In Italia il commercio elettronico vale 16,6 miliardi di euro, in aumento del 16% rispetto a quanto è stato registrato l’anno precedente. Gli acquirenti online sono 17,7 milioni, e spendono in media poco meno di 1.000 euro l’anno (950 euro). Il tasso di incidenza del commercio elettronico sul totale delle vendite retail è pari al 4%, mentre dei 17,7 milioni di acquirenti online, ben 11,1 milioni sono “abituali” (ovvero, comprano almeno una volta al mese).

Più nel dettaglio, a spingere il comparto dell’e-commerce sarebbero soprattutto il settore del turismo, che con i suoi 7.762 milioni di euro (+14%) rappresenta quasi la metà (47%) del mercato. A seguire, in termini di maggiori quote di mercato del commercio elettronico, si trova il settore delle assicurazioni, con un business di 1.235 milioni di euro (7,5%) e quindi gli altri servizi con 893 milioni di euro (5,5%). L’informatica e l’elettronica, con 2.212 milioni di euro, pesa per il 13% del mercato, e quindi l’abbigliamento, che con 1.512 milioni di euro vale il 9%. Ancora, l’editoria, con 593 milioni di euro, costituisce oggi il 4% del mercato. Si noti, in tal senso, che informatica ed elettronica di consumo (+21%), abbigliamento (+19%) ed editoria (+31%) sono altresì i tre settori che nel corso del 2015 hanno conosciuto il più dinamico incremento. Per quanto riguarda i settori maggiormente emergenti, un cenno di riferimento è stato attribuito al food & grocery, home living, beauty e giocattoli.

Sono questi solo alcuni dei dati forniti dall’ultima indagine dell’Osservatorio eCommerce B2c Netcomm-School of Management del Politecnico di Milano, ad arricchire un panorama roseo, che potrebbe tuttavia divenire ancora più positivo nel corso del prossimo futuro. Ma in che modo?

A dare una risposta a tale quesito è la nuova versione della “Raccomandazione sul Commercio Elettronico” adottata lo scorso 24 marzo 2016 dal Consiglio Ocse secondo cui, al fine di sostenere lo sviluppo del mercato del commercio elettronico e migliorare la fiducia degli utenti, sarebbe opportuno rafforzare la tutela dei dati personali, implementando adeguate misure di sicurezza contro le violazioni e altre forme di truffa, ed evitando altresì che le imprese adottino pratiche ingannevoli per la raccolta e l’utilizzo dei dati personali dei consumatori.

Secondo l’Ocse, inoltre, particolare attenzione deve essere posta nei confronti della corretta informazione dei consumatori, permettendo loro di esercitare delle scelte maggiormente consapevoli, e riducendo il rischio di furto di identità.

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