Deep Web: quando il posizionamento su Google diventa un nemico
Chi l’ha detto che il primo obiettivo di ogni webmaster è il posizionamento su Google? Alle volte, apparire sulle pagine dei risultati di ricerca di Big G non è esattamente lo scopo primario che si pone un commerciante, o un blogger. Esistono infatti delle categorie di persone che sfuggono letteralmente dai motori di ricerca, e non parliamo solo di categorie particolari di marketers, ma di vere e proprie attività digitali che si muovono nella totale illegalità, e che preferiscono celarsi dietro la coltre del Deep Web.
Ma cos’è il Deep Web?
Il Deep Web è “ciò che le persone non ti dicono”: è l’aspetto più nero e oscuro di Internet, e racchiude in sé circa il 90% dei siti ospitati dalla rete. In altre parole, tutto ciò che viene indicizzato dai motori di ricerca come Google rappresenta solo la punta di una sconfinata piramide sommersa nella sabbia. Al suo interno si trovano non solo le varie pagine FTP o quelle private (come ad esempio le email), ma anche tantissime attività illegali che smerciano droga, armi, pornografia e persino servizi di killer o hackers a pagamento. E ovviamente tutti gli archivi più segreti dei vari Governi (incluse – pare – le prove sull’esistenza degli alieni).
Quando gli e-commerce fuggono da Google
Oggi sembrerebbe impossibile immaginare un e-commerce o una vetrina di servizi digitali che possa fare a meno di Google per incrementare il proprio giro d’affari. Eppure il Deep Web ragiona per logiche opposte, ed è proprio questo a farlo diventare un black market perfetto per le attività elencate poco sopra: veri e propri e-commerce che non fanno certo mistero delle merci o dei servizi in vendita, con tanto di commenti degli acquirenti e di rating per definire la qualità dei prodotti e delle spedizioni.
Accedere al Deep Web? No grazie
Non è possibile accedere al Deep Web con normali browser come Chrome, ma bisogna necessariamente installare un software chiamato TOR: l’unico in grado di muoversi in una rete particolare e famosa per la sua privacy. Ovviamente tale operazione è sconsigliata sempre e comunque, anche se volete solo fare un giro per curiosità. Il Deep è infatti pieno di hackers e di malintenzionati pronti a farvi le scarpe, ed i siti web cambiano URL in continuazione, per impedire ai curiosoni di infilarci il naso. Il consiglio è di saziare la vostra voglia di Deep limitandovi ai tantissimi video presenti su YouTube.