Google Hummingbird

Google Hummingbird: cos’è e come funziona?

Nessun commento in web marketing da Redazione Onangel

Vi ricordate quando abbiamo parlato dei vantaggi delle Longtail Keyword? Vi siete mai chiesti come diavolo faccia Google a comprendere la correlazione semantica fra le diverse parole utilizzate all’interno delle keyword a lunga coda? Ebbene, adesso potete finalmente togliervi anche questo sfizio: il merito è tutto di Google Hummingbird, l’algoritmo misterioso che Big G ha realizzato per studiare la coerenza testuale e semantica di un articolo, e per posizionarlo meglio nella lista dei risultati offerti agli utenti, in base alle loro ricerche. Vediamo dunque cos’è Google Hummingbird e come funziona.

Cos’è Google Hummingbird?

Innanzitutto occorre sfatare un mito generato da chi di SEO non ne capisce proprio niente: Google Hummingbird non è un algoritmo penalizzante – non nel vero senso del termine – ma un algoritmo intelligente. Il suo scopo non è affossare un sito, ma potenziare il motore di ricerca per fornire velocemente la migliore risposta alle query degli utenti. In pratica, tutto ciò che cercherete su Google sarà influenzato al 90% dal nostro Colibrì, che sfreccerà veloce sul mare magnum del web pescando con precisione strabiliante il sito da voi ricercato. Come ci riesce?

Come funziona Google Hummingbird?

Google Hummingbird si attiva ogni volta che inserite una keyword sulla barra di Google e cliccate Invio. In pratica, questo algoritmo analizza in pochi nano-secondi milioni di siti web, sondandone il testo e ricercando i giusti collegamenti semantici fra le parole, così da fornirvi un risultato che rasenta la perfezione. In assenza di Hummingbird, potreste cercare una parola chiave come “robot cucina” ed entrare nel panico, fra risultati inneggianti ai romanzi di Isaac Asimov e altri siti che non c’entrano nulla con la vostra ricerca. Invece, grazie al Colibrì, Google vi fornirà solo risultati riguardanti gli elettrodomestici.

Hummingbird: il Colibrì penalizza?

Sì e no. Nel senso che Hummingbird non assegna penalizzazioni SEO come invece farebbero Google Panda e Google Penguin, ma affina la ricerca escludendo tutti i testi non coerenti da un punto di vista semantico. Questo significa che se un articolo è scritto male, è molto improbabile che Hummingbird lo selezioni fra i primi risultati: la qualità di scrittura, dunque, viene riconosciuta dal Colibrì e di conseguenza premiata in fase di posizionamento.

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