Italiani su Internet: come si informano e quanto sono creduloni
Gli italiani su Internet? Sono molti, ma non moltissimi. E soprattutto non sono più in forte crescita come qualche anno fa, a conferma della maturazione del settore. È questa la conclusione definitiva cui è giunto il 14° Rapporto sulla Comunicazione del Censis presentato qualche giorno fa a Roma a Palazzo Giustiniani.
Per il report, in particolar modo, circa tre quarti degli italiani sarebbero presenti in qualche modo sul web, e in misura crescente attraverso i dispositivi mobili come smartphone e tablet.
Come si informano gli italiani
Il report si è poi concentrato anche sulle modalità con cui gli italiani si aggiornano, scoprendo che tra i mezzi più utilizzati dai giovani la televisione è ancora al primo posto, ma alcuni strumenti digitali seguono con buoni ritmi di sviluppo: i motori di ricerca come Google sono al 25,7%, mentre YouTube è al 20,7%.
Si noti, però, come le persone più istruite (con un titolo di studio pari ad almeno un diploma o una laurea) sono anche quelle più affezionate ai tg generalisti (62,1%) dinanzi ai giornali radio (25,3%), e alle tv all news (23,7%). Sempre tali persone danno però molta importanza anche ai social network e, in particolar modo, a Facebook (41,1%). I quotidiani seguono al sesto posto nella classifica generale, con un utilizzo regolare da parte del 14,2% della popolazione, e con punte del 15,1% da parte delle persone più istruite. Precipita al 5,6% il ricorso da parte dei giovani.
Il “fenomeno” delle fake news
Il report si è poi interrogato su quanto possa essere diffuso il fenomeno delle fake news. Emerge così che a più della metà degli utenti di Internet è capitato di dare credito a delle notizie false circolate in rete. È accaduto infatti al 52,7% del campione, con una quota del 45,3% che ha affermato di avere dato credito “qualche volta” a notizie false, e un 7,4% di chi invece afferma di averci creduto piuttosto spesso.
La percentuale scende di poco, rimanendo comunque di sopra la metà, tra le persone più istruite: il 51,9% afferma di essere cascata almeno una volta nelle fake news. Le punte più alte si toccano tra i giovani under 30, con il 58,8%, con un 12,3% che dichiara inoltre di averci creduto piuttosto spesso.
Giova altresì rammentare che per il 77,8% degli italiani le fake news sono un fenomeno pericoloso, con una punta dell’80,8% per i diplomati e per i laureati.