Parasite Hosting

Parasite Hosting: cos’è e come difendersi dalla zecca del SEO

Nessun commento in web marketing da Redazione Onangel

Avete presente quando un parassita si attacca ad un organismo e comincia ad utilizzarlo succhiandogli via la vita, come se fosse una specie di magazzino di provviste? L’immagine è forte, ma combacia perfettamente con una pratica di Black Hat SEO molto subdola, quasi invisibile, che sfiora l’hacking puro e semplice e che vede generare un giro d’affari spaventoso e illegale. Parliamo del Parasite Hosting: cos’è e come funziona? Vediamo di gettare un occhio oltre la siepe e scoprire come difenderci dalla zecca del SEO.

Cos’è il Parasite Hosting?

Il Parasite Hosting è l’unica pratica di Black Hat SEO che non sfrutta illegalmente gli algoritmi di Google, ma che li utilizza solo dopo aver violato la sicurezza di un sito web con alto ranking sui motori di ricerca. In pratica, un hacker buca un server FTP o ottiene l’accesso al database del portale in modo del tutto illegale, senza che il proprietario dello stesso possa rendersene conto. Ed una volta dentro, pubblica articoli o annunci di vendita senza il consenso del web master, utilizzando il sito proprio come una zecca farebbe con un animale.

Come funziona il Parasite Hosting?

Violando la sicurezza di un sito web ottimamente posizionato sui motori di ricerca, il parassita degli host sfrutta la domain authority del portale per vendere prodotti a sua insaputa, piazzando qualche redirect URL a pagine di vendita fraudolente, che spesso trattano farmaci o prodotti di moda contraffatti. E quando un utente cerca quel prodotto su Google, ecco che quel contenuto di vendita finisce fra le prime posizioni dei risultati sulla SERP, ottenendo visite dall’utente ignaro e anche conversioni in acquisto. Come ci riesce? Merito dell’autorità di quel dominio, che valorizza le keyword utilizzate dal parassita.

Parasite Hosting: come difendersi?

Il modo più efficace per difendersi dal Parasite Hosting è rivolgersi ad un servizio di hosting affidabile e protetto, e ovviamente aggiornare sempre i CMS come WordPress alle ultime versioni. Infine, cercate di utilizzare solo plugin che siano autorevoli e che non contengano codice malevolo, magari installando una estensione anti-malware sul vostro CMS.

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