Il cliente del futuro: mobile e infedele
Il cliente del futuro? Diverrà sempre più consapevole e informato su ciò che acquista, sempre più abile nell’usare gli strumenti tecnologici a sua disposizione, e in particolare sempre più abituato a sfruttare lo smartphone quando fa shopping, passando da un canale di vendita all’altro. Non solo, sarà altresì un consumatore poco fedele a marche e insegne, e dunque disposto a cambiare alla ricerca dell’affare migliore.
A sostenere quanto sopra è un recente report tracciato da FutureBuy, un’indagine di Gfk sulle tendenze in fatto di comportamenti di acquisto. Un report che sembra delineare un ulteriore frutto della rivoluzione digitale in atto, in cui l’uso di smartphone, tablet, e dispositivi indossabili ha cambiato molte abitudini, e sarà ulteriormente in grado di farlo nel prossimo futuro, conducendo a nuove prassi sullo shopping in mobilità, cui si affianca l’incertezza economica, una concorrenza più forte tra i marchi, minore fedeltà alla marca e aspettative più alte da parte dei clienti.
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Se quanto sopra sembra essere assodato e ben chiaro, rimane da comprendere cosa possa fare la parte venditrice per cercare di soddisfare le esigenze e le preferenze della clientela. In linea di massima, i trend sembrano – anche su questo fronte – essere ben delineati: chi vende dovrà puntare maggiore impegno e investimenti sull’innovazione, introducendo anche nuovi metodi di distribuzione, di promozione, di assortimento e di pagamento, e cercando di offrire un’esperienza integrata tra online e offline.
Il tutto, naturalmente, nel pieno rispetto del consumatore: un acquirente che l’indagine online di Gfk (che ha coinvolto 25mila persone con più di 18 anni provenienti da 25 paesi) vuole sempre più consapevole rispetto al passato, padrone degli strumenti tecnologici che ha a disposizione ed efficiente nel processo di acquisto. Insomma, un acquirente più furbo ed esperto, abile nel destreggiarsi tra offerte ed esperienze di acquisto.
A dimostrazione di quanto sopra, emerge ad esempio che tre quarti degli intervistati, in Italia, è concorde nell’affermare che sta imparando a fare compere in modo più efficace. Per quanto concerne le preferenze di scelta del canale, l’orientamento verso l’online è guidato dalla convenienza dell’offerta, mentre nei negozi fisici a guidare le decisioni sono altri fattori come la possibilità di vedere e provare i prodotti. E proprio in tale contesto a regnare sono gli smartphone, strumenti chiave nell’esperienza di shopping, come dimostrano le percentuali di crescita del mobile payment.