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6 gustosissime curiosità su Facebook

Nessun commento in social media da Redazione Onangel

Facebook è molto di più di una piattaforma di social network: è stato un punto di rottura, una rivoluzione digitale, lo strumento che ha cambiato una volta per tutte il modo di guardare alle relazioni su internet e al concetto stesso di distinzione tra mondo fisico e virtuale. Ma la creaturina di Zuckerberg è anche parte dell’immaginario globale, con le sue narrazioni e le sue leggende. Ecco un po’ di gustosissime curiosità su Facebook di cui forse non avevi mai sentito parlare. Quale ti sorprende di più?

1. Metti “eccezionale” alla pagina

Inizialmente, il celebre ‘like’ con cui indichiamo il nostro gradimento a un post era stato chiamato awesome, ovvero ‘eccezionale’. Già nel 2007, anno di esordio della piattaforma, venne però preferito il ben più snello e immediato like, corrispondente al nostro ‘mi piace’ (ma questo la sapevate già).

2. Un indotto gigantesco

Nel gennaio del 2015, il prestigioso studio di revisione Deloitte ha eseguito uno studio per calcolare l’impatto economico di Facebook a livello planetario. Secondo le stime della società statunitense, tra volumi diretti e indotto, la piattaforma ha generato un impatto economico pari a 227 miliardi di dollari: una cifra enorme che, inoltre, ha continuato (e continua) a crescere in maniera costante.

3. Più interazioni nelle ore serali

Secondo un’analisi BuzzSumo, i post pubblicati tra le 22:00 e le 23:00 conquistano, mediamente, l’88% delle interazioni in più rispetto a quelli pubblicati in altre fasce orarie. I video sono la tipologia di post in grado di conquistare il maggior numero di condivisioni, con una media stimata di 89,5 condivisioni. La ricerca ha analizzato anche la semantica e la sintassi dei post, stimando che quelli che si concludono con un punto di domanda ottengono il 162% di interazioni in più.

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4. Perché Facebook è blu?

Si pensa che il colore blu sia stato scelto da Zuckerberg perché è, tipicamente, un colore rilassante e rassicurante, perfetto per mettere a proprio agio gli utenti e convincerli a inserire i propri dati personali. In realtà, la ragione principale è un’altra ed è molto più curiosa: Zuckerberg è affetto da daltonismo e non riesce a distinguere con precisione né il rosso né il verde mentre distingue il blu meglio di qualunque altro colore.

5. Facebook… e tradimenti

Una curiosissima analisi del 2012, eseguita nel Regno Unito, ha rivelato che la parola ‘Facebook’ compariva in oltre il 30% delle richieste di divorzio. In Italia, invece, secondo una ricerca del 2013, vince WhatsApp, presente in circa il 40% delle pratiche. Allora la piattaforma di instant messaging non era ancora stata assorbita dal gruppo Facebook Inc.: che Zuckerberg abbia un piano per far fallire l’istituzione matrimoniale?

6. Il terzo sito più visitato al mondo

Facebook è un fenomeno planetario, tuttavia è ‘solo’ il terzo sito più visitato al mondo. Le prime due posizioni sono monopolizzate da Google, primo con il motore di ricerca e secondo con YouTube. La piattaforma per il caricamento e la riproduzione di video ha scalzato il social di Zuckerberg, secondo spalle di BigG fino a pochi anni fa.

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