Facebook sfida Google: al via il nuovo motore di ricerca per immagini
Le immagini sempre più al centro del mondo social. Tra selfie, meme e immagini divertenti, i contenuti visivi spopolano e si diffondono in modo virale con sempre più facilità.
Per far fronte a questa esigenza, Facebook, il noto social network che conta quasi 2 miliardi di utenti connessi, ha sviluppato un nuovo motore di ricerca per immagini che basa la propria efficacia su un sistema che simula la vista umana.E’ denominato Lumos, il sistema di intelligenza artificiale che sarà in grado di identificare facilmente oggetti, persone, animali, città, capi di abbigliamento tramite l’individuazione di dati all’interno delle immagini, anche senza la presenza di una didascalia.
Stando a quanto riferito dalla compagnia di Menlo Park al sito The Next Web, la tecnologia dovrebbe essere subito disponibile solo negli USA, per una prima fase di test, per poi essere diffusa capillarmente a tutti gli utenti social.
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La novità porterà a due principali vantaggi:
- In primo luogo, il social network sarà in grado di cercare le foto non solo per data di scatto, tag o posizione ma soprattutto utilizzando una parola chiave che identifichi il contenuto della foto. Nel caso in cui, ad esempio, si stia cercando un’immagine di un piatto di pasta gustato l’anno scorso, basterà semplicemente scrivere il termine “pasta” all’interno della barra di ricerca di Facebook, per visualizzare una griglia di risultati rilevati dalle proprie foto, scatti di amici, gruppi e ulteriori immagini che potrebbero interessare agli utenti.
- In secondo luogo, l’aggiornamento migliorerà la funzione dedicata agli utenti con disabilità visive che descrive il contenuto delle immagini. Prima dell’aggiornamento, la funzione di descrizione degli elementi di una foto era rudimentale: in un’immagine di un concerto, ad esempio, l’utente veniva informato della presenza di una persona, un palco e una chitarra tramite la funzione di compilazione automatica dell’alt text. Con il nuovo aggiornamento, invece, l’utente non vedente o ipovedente sarà informato così: “Questa foto ritrae una persona che suona una chitarra sul palco”. Un nuovo passo avanti della tecnologia solidale per l’inclusione, che abbatte le frontiere della disabilità.
Il software, basato sull’intelligenza artificiale, consentirà di “leggere” le immagini pubblicate sul social. Facebook punta a semplificare le ricerche ai suoi iscritti, lanciando il guanto di sfida a Google sul miglior algoritmo per qualità di ricerca delle immagini.