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Campagne di marketing scellerate: il caso Carpisa

Nessun commento in web marketing da Redazione Onangel

Vale la pena di far parlare sempre e comunque di sé? Forse no. Soprattutto se una campagna di marketing troppo ardita ha come principale conseguenza quella di generare un’ondata di reazioni piuttosto critiche sui social network, tanto da spingere l’hashtag con il protagonista di tali azioni commerciali in cima alla lista di quelli più popolari sulla rete.

Il nostro riferimento odierno è a quanto sta capitando in questi giorni a Carpisa, il celebre marchio operante nel settore borse e accessori che, per lanciare la collezione autunno – inverno 2017/2018, ha scelto un modo piuttosto sopra le righe, in un clima di precarie difficoltà lavorative.

In termini sintetici, la campagna del gruppo di pelletteria invitava tutte le persone a comprare una borsa da donna e conservare il proprio codice gioco ottenuto con l’operazione di shopping. A quel punto, all’acquirente viene richiesto di elaborare un piccolo piano, completare un form con i dati e i file richiesti, quindi inviare la propria candidatura. Ai “fortunati” (?) vincitori, l’azienda proponeva uno stage in azienda con compenso forfait di 500 euro.

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Intuita la debacle di una simile portata promozionale, Carpisa è corsa tardivamente ai ripari condividendo un messaggio in cui – effettivamente – evidenziava le pecche di una tale iniziativa di marketing. Terminato il 6 settembre, come da regolamento, non è chiaro quale sia stato l’esito effettivo del concorso, e chi possa effettivamente fregiarsi di essere la fortunata vincitrice di un simile ‘premio’.

Quel che è invece certo è che Carpisa ha diramato il citato messaggio in cui, si legge, “l’azienda si scusa per la superficialità con la quale è stato affrontato un tema così delicato come quello del lavoro, in completa antitesi con una realtà imprenditoriale fatta invece di occupazione ed opportunità offerte in particolare al mondo giovanile”.

Quindi, un tentativo di difendere i propri impegni trascorsi e presenti nel mercato occupazionale tricolore, soffermandosi sul fatto che “negli ultimi 3 anni sono stati assunti 50 giovani entrati in azienda con l’esperienza dello stage. Carpisa, che oggi conta oltre 700 dipendenti e 400 negozi solo in Italia, garantisce che l’impegno in favore dei giovani sarà ancora più forte, al di là di qualunque interpretazione del messaggio dato. Già oggi i collaboratori con meno di 29 anni rappresentano oltre il 40% del totale dell’azienda”.

Il tutto, in attesa di sapere chi avrà tirato le orecchie al responsabile marketing della società

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