Commercio elettronico, ecco tutte le opportunità da sfruttare
È ben noto, tra gli analisti di mercato, come il commercio elettronico stia dando alle imprese tricolori tantissime opportunità di business. Tuttavia, è altrettanto noto che le occasioni offerte dal commercio digitale non sono ancora pienamente sfruttate dagli operatori italiani, tanto che – sancisce l’ultima analisi condotta dall’Eurostat – nel nostro Paese le imprese effettivamente attive nell’ecommerce sono solamente 10 su 100, contro una media europea quasi doppia (19 su 100). Tanto rimane pertanto da fare per poter sfruttare pienamente tale canale di proposta, e tanto si può programmare per far riallineare il contesto italiano a quello europeo nel breve termine.
Un primo tassello, in questo senso, è il piano della banda larga promesso dal governo con l’obiettivo – pur ambizioso, ma necessario – di raggiungere tutto il Paese entro il 2020: una iniziativa che potrebbe apportare immediati effetti positivi per la diffusione dell’e-commerce, visto e considerato che connessioni al web di qualità possono spingere le persone a usare maggiormente la rete, e le aziende ad acquisire quella fiducia aggiuntiva che può consentir loro di progettare nuovi investimenti nel commercio digitale, in modo più strutturato e complesso rispetto a quanto finora avvenuto nelle nostre realtà.
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Al di là di ciò, per il momento i numeri del commercio elettronico non sono certamente oscuri: il Politecnico di Milano afferma come il valore complessivo del comparto sia oggi pari a 16 miliardi di euro, per una quota sul totale del commercio del 2%. I margini di crescita sembrano essere enormi, e non solamente nei settori che fino a questo momento hanno sfruttato maggiormente il commercio elettronico (turismo, assicurazioni, hi-tech, moda), quanto anche – e soprattutto – in quelli che finora non hanno sufficientemente sfruttato le opportunità loro concesse dalla nuova frontiera del commercio al dettaglio.
In tal proposito, secondo gli esperti alcuni dei comparti sui quali varrebbe maggiormente la pena concentrare le proprie attenzioni in ottica e-commerce sarebbero l’arredamento e il design: due settori che potranno certamente conoscere una dinamica espansione del loro fatturato digitale nei prossimi mesi, e che probabilmente potranno garantire nuovi investimenti (anche occupazionali) a chi saprà muoversi nel giusto modo e con i giusti tempi.
Per il resto, meglio ricordare che per “fare ecommerce” le conoscenze tecnologiche non sono le uniche necessarie: opportuno un piano di marketing, un processo strutturato di attenzione al cliente, e una spiccata capacità di comunicare e valorizzare i propri prodotti e i propri servizi.