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Content marketing, cresce l’importanza dei video

Nessun commento in content Editing da Redazione Onangel

Secondo quanto affermano gli ultimi dati emersi allo Iab Seminar Video Advertising, tenutosi recentemente presso il MiCo di Milano, sta crescendo in misura consistente l’importanza del video advertising, che già nel 2015 valeva 364 milioni di euro, per un peso sul totale degli investimenti pubblicitari online pari al 21%, in incremento di un quarto rispetto all’anno precedente. La spinta dovrebbe continuare anche quest’anno, considerato che le stime più attendibili sostengono che la crescita potrebbe superare il 30% rispetto al 2015, rappresentando pertanto un quarto del totale advertising online.

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Contemporaneamente, i dati forniti da Audiweb hanno ben messo in evidenza la crescita della Digital Audience e, in particolar modo, sui Device Mobile: l’incremento è infatti del 9,1% in due anni, e del 24% sul Mobile. Dal punto di vista dei contenuti, sono le piattaforme di fruizione dei video a registrare i maggiori consensi, anche se pure i contenuti televisivi sono riusciti a crescere con ritmi molto dinamici su piattaforme mobili, per un balzo del 40% nel corso dell’ultimo anno. È stato inoltre precisato come la fruizione dei video avvenga per il 77% da Mobile (in rialzo del 24,5% rispetto allo scorso anno) e per il 23% da PC e desktop.

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Tornando all’evento sopra anticipato, tra i tanti spunti utili che sono emersi, vi è principalmente quello di Nick Reid, Iab Europe Member and Managing Director TubeMogul Europe, che ha presentato i risultati della ricerca “Attitudes Towards Digital Video Advertising” che ha indagato le modalità con le quali gli operatori stanno adottando il video advertising. Reid ha affermato in merito che il valore del mercato digitale europeo nel 2015 è stato pari a 36,4 miliardi di euro (oltre il mercato TV), e che l’obiettivo di tutti gli operatori che partecipano al comparto è quello di generare brand awarness. La quota di mercato del video advertising – ha poi continuato – si conferma molto importante, considerando anche in Italia solamente il 18% dei publisher riconosce di avere meno del 20% di video advertising. Per quanto infine riguarda i contenuti, sono i canali news e sport quelli con il maggior numero di video advertising.

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