Tendenze di content editing 2020: il web continua a cambiare
Anche nel 2020, il content editing sarà una delle bussole capaci di orientare le fortune e i fallimenti dei web marketers. Le nuove tendenze nel comparto copy saranno in parte coerenti con gli sviluppi che già nei mesi precedenti si sono lasciate scoprire, ma è sempre bene restare aggiornati su tutte le novità, per intercettare i trends più efficaci e restare sulla cresta dell’onda (o conquistarla). Ecco quali saranno le tendenze di web content editing del 2020.
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Video marketing
È ormai da ormai diversi anni che i video hanno assunto un’importanza cruciale in ambito content marketing. Anche nel 2020, il video marketing sarà l’elemento trainante, la risorsa capace di raddoppiare la visibilità dei propri contenuti online. I video sono la tipologia di contenuto più apprezzata dagli utenti, quella che favorisce più di ogni altra la viralità e rappresenta anche una straordinaria risorsa per la SEO, poiché una pagina web che presenta un video al proprio interno ha molte più possibilità di posizionarsi. Ricordare di realizzare video capaci di entrare subito nell’argomento proposto, evitate lunghe e inutili introduzioni e cercate di mantenervi sotto i 5 minuti di durata. Ciò vale sia che il vostro video sia destinato al pubblico di YouTube (la scelta più consigliata), sia che vogliate promuoverlo tramite Facebook, Instagram o LinkedIn. E tenete a mente: oltre sette utenti su dieci affermano di preferire i video a qualunque altra tipologia di contenuto digitale.
Essere una nuova fonte
Essere una nuova fonte significa generare testi inediti, che introducono elementi di novità all’interno di un tema già trattato. Se disponete di dati aziendali relativi ai vostri clienti, ad esempio, che forniscono interessanti informazioni su determinati trend di mercato, potete elaborare articoli specifici in cui raccontate le vostre case history; oppure avete elaborato un nuovo metodo, un approccio differente, una tecnica di vendita inusuale e volete rendere partecipe il vostro pubblico: raccontatela, chiarendo che si tratta di una vostra indagine, un progetto elaborato da voi, che non cita altre fonti. In questo modo, aumenteranno notevolmente le interazioni sul vostro sito e sulle vostre pagine social e avrete molte più possibilità di acquisire link in entrata in modo naturale e meritocratico. Quella di fornire contributi inediti è una leva di content marketing preziosissima in ottica 2020.
Individuare le tendenze emergenti
Se il vostro obiettivo è aumentare l’autorevolezza di un blog o dei propri profili social, uno dei modi più efficaci consiste nell’individuare e trattare le nuove tendenze di settore, arrivare prima degli altri. In che modo? Sicuramente uno degli strumenti (gratuiti) più utili in questo senso è Google Trends, ma prestate massima attenzione anche agli influencer di settore fuori dai confini italiani: quasi sempre, le nuove tendenze in Italia non lo sono in altri Paesi, dove arrivano prima o dove nascono. Riconoscere le figure più influenti del proprio settore vi permetterà di bruciare la concorrenza in Italia, affermandovi come un punto di riferimento per i lettori nostrani.
Qualità, qualità e qualità!
Il content editing, oggi, è una vera e propria selva, un mare magnum di contributi che giungono da ogni parte: emergere sugli altri e riuscire a fare visite attraverso una pubblicazione massiva di nuovi contenuti è decisamente complicato. Per questo, il consiglio che vogliamo fornirvi è di prediligere la qualità del contenuto a discapito della quantità. Anziché produrre, ad esempio, una guida a settimana, parlando di argomenti e temi più vari, ma senza andare in profondità, è sicuramente preferibile realizzare un singolo contenuto mensile, ma capace di andare a fondo alla tematica trattata, ricco di informazioni, esempi, statistiche, casi di studio, ecc. Sul lungo periodo, puntare su scelte qualitative, rinunciando a una maggiore frequenza delle pubblicazioni, è certamente la scelta da fare!
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Scegli: link o condivisioni
Un contenuto testuale può porsi l’obiettivo di favorire le condivisioni sui social oppure quello di acquisire link dall’esterno, non entrambi. Quando si sviluppa un articolo per un blog, ad esempio, possiamo concentrare una serie di informazioni, consigli e tecniche su un dato tema, fornendo una tipologia di testo che ben si presta alle logiche della viralità, ma poco attenta a quella della link building; viceversa, un caso di studio che presenta dati, statistiche, rilevanze di settore sarà molto più portato a logiche di link earning, specie presso gli operatori del proprio settore, ma meno efficace da un punto di vista social: meglio scegliere a monte quale obiettivo perseguire attraverso il proprio contenuto.