Facebook Take a Break

Facebook Take a Break: altolà spione!

Nessun commento in social media da Redazione Onangel

Domenica mattina: è già mezzogiorno e mezzo e ti sei ridestato da una manciata di minuti. Superato lo shock da risveglio del giorno dopo, accedi al tuo profilo Facebook ed eccola lì, la foto tanto temuta di te, visibilmente alticcio, con una bottiglia in mano e lo sguardo perso mentre balli sul tavolo; tra le notifiche, troneggia la più temuta, tua madre ha commentato l’immagine con un eloquentissimo 0.0 (e zio Franco ti ha generosamente donato un orgoglioso like).

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Situazioni simili, sui social network, sono all’ordine del giorno, tra ex spioni o spiati, amici di amici con la lingua troppo lunga, la vicina di casa in fissa con l’omeopatia e il cugino di terzo grado del tuo padrino di battesimo che ammonisce sugli effetti delle scie chimiche. Ogni giorno, Facebook ci costringe ad avere a che fare con persone a cui non vorremmo far sapere i fatti nostri e altre che non fanno che pubblicare contenuti irritanti. Non tutti sanno che il buon Zuckerberg ha pensato anche a questo.

Facebook Take a Break: filtra i contenuti in base agli amici

La funzione Facebook Take a Break è stata messa a punto a fine 2015; testata nel novembre dell’anno scorso negli Stati Uniti, è giunta in Europa insieme all’anno nuovo, sebbene la sua diffusione e conoscenza non sia ancora estesa agli utilizzatori abituali del social. Il suo funzionamento è molto intuitivo e il servizio si configura come una trovata davvero utile per gestire al meglio la propria privacy, personalizzando le impostazioni di visualizzazione in base ai diversi contatti.

Come funziona Facebook Take a Break

Per usufruire delle funzionalità di Facebook Take a Break non occorre scaricare alcun software; è sufficiente collegarsi a https://www.facebook.com/?take_a_break=1 e visualizzerai una schermata al centro del display, con la vostra bacheca Facebook come sfondo. A questo punto, basta seguire le semplici indicazioni del pop-up. Il servizio permette di configurare i post delle altre persone, limitandone e bloccandone in toto la loro comparsa sulla bacheca personale e di gestire la privacy dei propri post in relazione ai diversi contatti.

Take a Break si suddivide in tre sezioni:

La prima è “Vedi meno contenuti di qualcuno” e agisce su ciò che noi vediamo degli altri. Pochi clic e potrete finalmente liberarvi della pedante prozia intrippata con la dieta dukan, impostando “Limita i luoghi in cui vedi (nome del contatto)”. Sebbene la possibilità di oscurare i post di un contatto fosse già stata implementata, attraverso Take a Break sarete al riparo anche da elementi pubblicati da terzi in cui è stato taggato il vostro amico, un servizio ambitissimo, ad esempio, per arginare i ricordi di un ex.

La seconda sezione è dedicata alla salvaguardia della propria privacy. Cliccando su “Limita cosa può vedere (nome del contatto)”, sarà possibile nascondere i propri post, ed ecco che mamma non commenterà più la prossima foto che ti ritrae ubriaco e con gli occhi di un raffinato rosso porpora.

Infine c’è la sezione “Modifica chi può vedere i post passati”, un servizio che permette di agire retroattivamente, gestendo i contenuti che il resto della comunità può visualizzare e che riguardano te e l’amicizia selezionata. Molto facile immaginare come questa funzionalità possa essere un’ancora di salvezza per amministrare le insofferenze del proprio partner nei confronti degli ex: perché il servizio è retroattivo, ma anche la gelosia.

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Personalizzazione è il motto

Facebook Take a Break è l’ennesima dimostrazione di come il social network abbia sposato appieno la strada della personalizzazione dei profili. Di certo, il fulcro del nuovo servizio orbita intorno al delicato tema della privacy, sempre più complesso da gestire sia per gli utenti che per lo stesso management del colosso americano. Lecito, però, porsi la domanda se, per caso, ciò non faccia anche parte di un progetto più propriamente commerciale e che mira, attraverso una caratterizzazione dei singoli profili sempre più specifica, a definire in modo preciso e chiaro il comportamento e le interazioni dei vari soggetti, delineandone in maniera più marcata la personalità e le abitudini. Dati utili e sensibili, da applicare magari alle campagne di Facebook ads. O, magari, siamo solo maliziosi.

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