Come aumentare la permanenza sul sito e abbassare il Bounce Rate
Non serve essere esperti di web marketing per capire quanto sia fondamentale la permanenza dell’utente all’interno di un sito o di un blog: più tempo un visitatore resta incollato allo schermo del computer, più si alzano le probabilità che un certo contenuto lo stia coinvolgendo e – di riflesso – lo possa convincere ad acquistare un prodotto o servizio, iscriversi alla newsletter e via discorrendo. Inoltre, un utente felice è un contatto destinato a ritornare più avanti: dunque una vera e propria gallina dalle uova d’oro per i vostri portali. Ed ecco perché oggi vedremo come aumentare la permanenza sul sito e abbassare il Bounce Rate.
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Cos’è il Bounce Rate?
Il Bounce Rate è un parametro misurato da piattaforme di analisi come Google Analytics, e che indica il tempo di permanenza di un utente all’interno di una certa pagina del sito. Questo parametro è inversamente proporzionale al grado di soddisfazione di una pagina: dunque si alza quando un visitatore scappa via in fretta, e si abbassa in coincidenza di una permanenza prolungata all’interno di una certa pagina.
Come aumentare la permanenza sul sito?
Come abbattere, dunque, il Bounce Rate? Il primo consiglio è ovviamente quello di scrivere contenuti che siano realmente utili per l’utente, che sappiano regalargli delle informazioni preziose, e anche coinvolgerlo dal punto di vista emozionale, magari utilizzando una tecnica di storytelling. Gli articoli del blog (aziendale e non) sono dunque la prima pietra sulla quale costruire il successo di un business sul web.
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Link Building e Call to Action
Altre due strategie indicatissime per aumentare la permanenza sul sito sono il link building e l’utilizzo delle call to action. Nel primo caso parliamo dell’inserimento di link all’interno di un contenuto, che possano spingere l’utente a cliccarci e ad approfondire l’argomento leggendo altri articoli presenti sul sito. Nel secondo caso, invece, parliamo dei famosi richiami all’azione (commento all’articolo, iscrizione alla newsletter e via discorrendo) da collocare alla fine dell’articolo. In entrambi i casi, è possibile abbassare il Bounce Rate e aumentare il tempo di permanenza.