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E-commerce, 9 utenti su 10 scelgono online e comprano nei negozi fisici

Nessun commento in web marketing da Redazione Onangel

EY ha recentemente presentato un suo nuovo studio nel quale trae il punto su alcuni degli aspetti di maggior rilievo sul fronte del commercio elettronico in Italia. Uno studio dal quale emerge come il settore sia in crescita, con una diffusione che almeno per il momento è soprattutto di natura “informativa”. Ovvero, sono sempre di più gli utenti italiani che scelgono che cosa comprare informandosi su Internet (lo fanno circa tre quarti dei consumatori), ma solo pochi di loro confermano tale propensione al digitale concludendo l’operazione di shopping online. Il 90% del totale preferisce infatti condurre a termine gli acquisti in un negozio fisico, senza utilizzare l’e-commerce quale canale preferenziale per poter effettuare le transazioni di acquisto.

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Dallo studio emerge altresì che i venditori italiani riconoscono l’importanza del commercio elettronico, ma che ancora non riescano a generare sufficienti ricavi dal canale online, valutato altresì che il canale online viene ritenuto maggiormente più costoso e complesso, da gestire, rispetto a quanto sarebbe possibile riscontrare nel punto vendita fisico più tradizionale.

Lo studio evidenzia inoltre come 8 retailer su 10 non considerano il digitale come una strategia per vendere di più, sottolineando dunque l’esistenza di importanti margini di “recupero” su tal fronte. Ancora, il 91% degli intervistati ha dichiarato di utilizzare il digitale per migliorare la conoscenza dei clienti attuali, mediante forme on line di arricchimento delle informazioni che possono essere fruite sui canali “tradizionali”. Emerge poi che tre quarti degli intervistati (il 77%) valuta il canale digitale come uno strumento utile per poter intercettare nuovi consumatori che prima non erano vicini ai brand, mentre per il 45% il canale digitale è sicuramente utile per poter generare traffico all’interno dei negozi, sfruttando adeguatamente una strategia multicanale.

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L’amministratore delegato di EY in Italia, Donato Iacovone, ha poi precisato che “il retail italiano sta crescendo”, e che “il mercato presenta scenari incoraggianti, trainato dal settore del food e del fashion. La crescita del settore del lusso nei prossimi due anni si aggira su un potenziale +13% anche e soprattutto grazie al Made in Italy, traino dell’espansione dei retailer italiani all’estero, realizzata seguendo il modello del franchising. La presenza di catene italiane all’estero è ancora inferiore rispetto a quella delle catene straniere, ma il trend ha iniziato a progredire a doppia cifra anno su anno”.

Insomma, dati e prospettive incoraggianti. Ma i retailer sapranno approfittarne?

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