E-mail marketing: come e quanto si usa?

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Secondo quanto afferma l’Osservatorio statistico di MailUp, arrivato alla quinta edizione, le strategie di e-mail marketing starebbero subendo una evoluzione particolarmente interessante ed efficace. Pur riferito alla fruizione della propria piattaforma, risulta certamente di rilievo scoprire che, ad esempio, il bounce è stato abbattuto dell’84,5 per cento grazie al miglioramento delle tecniche e alla pulizia delle liste, e che i tassi di clic e di apertura sono notevolmente migliorati.

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Per quanto concerne le prestazioni delle campagne di email marketing, viene invece rilevato come le e-mail transazionali abbiano fatto registrare dei risultati migliori sia nell’ambito B2B che nell’ambito B2C grazie alla natura funzionale e 1-to-1. Al secondo posto per risultati, alle spalle delle email transazionali, si trovano invece le newsletter, particolarmente apprezzate e fruite per i loro contenuti informativi. Infine, si trovano le DEM, efficaci tuttavia solamente se vengono inviate a segmenti che hanno ottenuto una buona profilatura.

Per quanto riguarda la ricettività del pubblico, generalmente quello B2B si dimostra più reattivo e attivo rispetto a quello B2C o misto, e soprattutto per quanto concerne il tasso di apertura e il tasso di clic. In ambito settoriale, i migliori risultati sono stati ottenuti nel comparto fashion (moda, abbigliamento e calzature), mentre in ottica prevalentemente B2C ottengono risultati gradevoli anche le DEM di alimentare e agricoltura. Nel database misto, da non sottovalutare la performance delle DEM di grande distribuzione.

Passando alle newsletter, lo strumento di e-mail marketing funziona bene sia nel B2B che nel B2C. Nella prima area, positive sono le prestazioni nel settore delle associazioni e delle organizzazioni politiche, con un tasso di apertura del 53,8 per cento. Il tasso di apertura si aggira intorno al 50 per cento anche per quanto concerne i settori della grande distribuzione, delle assicurazioni, delle finanze, delle banche.

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Infine, il report prende in esame anche l’evoluzione degli ultimi due anni utili (2014 e 2015), scoprendo che vi è un andamento stabile per la maggior parte dell’esercizio, interrotto da un fisiologico calo durante i mesi estivi (il trend decrescente inizia in via ricorrente nel mese di giugno per poi toccare il picco tra luglio e agosto, e riprendere una crescita a settembre e ottobre). Ad ogni modo, il calo riguarda principalmente i tassi di apertura e di clic, ma non CTOR.

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