e-commerce moda

Marketing, l’e-commerce moda vale 1,8 miliardi di euro

Nessun commento in web marketing da Redazione Onangel

Secondo quanto affermano gli ultimi dati elaborati da Netcomm, il Consorzio del Commercio Elettronico Italiano, l’e-commerce in Italia sarebbe un fenomeno talmente in crescita che in alcuni settori, come la moda, può garantire uno sviluppo oramai in stabile doppia cifra: il fatturato del commercio elettronico del fashion vale infatti oltre 1,8 miliardi di euro, contribuendo pertanto in misura decisiva alla maturazione dell’e-commerce tricolore.

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A conferma di ciò, esistono decine di autorevoli studi che evidenziano come acquistare online, nel nostro Paese, stia diventando una consuetudine consolidata. Negli ultimi cinque anni, ad esempio, il numero di eShopper è raddoppiato, passando dai 9 milioni di unità dichiarati nel marzo del 2011 agli attuali 18,8 milioni. Di questi, il 62 per cento acquista da un merchant già sperimentato.

Tornando al solo comparto moda, in Italia il settore vale circa il 5% del mercato retail, con un tasso di crescita medio annuo pari al 30%, e con un valore superiore a 1,8 miliardi di euro, in incremento del 25% rispetto al 2015. Non solo: la moda si conferma il primo settore per ricerca di informazioni online prima di un acquisto tradizionale, con abbigliamento (escluse le calzature) in grado di rappresentare oltre il 40%.

Ancora, il dossier Netcomm sottolinea come sui 19 milioni di utilizzatori di smartphone connessi alla rete, il 72% ha già cercato in negozio un prodotto che aveva precedentemente visto online. Le informazioni vengono ricercate dagli acquirenti prevalentemente sui siti dei retailer (per più del 40%) o sul sito del produttore o fornitore (35%) o ancora sulla semplice ricerca in rete (31%). In tal segmento, i siti di comparatori di prezzi, gli articoli dei portali online e la condivisione attraverso social rappresentano una fetta minima (poco meno del 30%).

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Per quanto concerne il futuro, il dossier sottolinea come i buoni presupposti fin qui maturati dovrebbero proseguire su buon ritmo anche nel corso dei prossimi trimestri, permettendo al prossimo biennio di poter rappresentare un periodo di buona maturazione per il comparto. Non ci rimane che osservare le prossime statistiche, e comprendere se i dati consuntivi troveranno o meno conferma negli auspici oggi formulati dai marketer.

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