Pagamenti e-commerce, la biometria è la nuova frontiera?
Il futuro dell’e-commerce e dell’e-payment? Potrebbe essere rappresentato anche dalla biometria, con il riconoscimento di impronte, del viso o della voce, che sta già prendendo piede fra i pagamenti e-commerce, e promette di conquistare i favori di numerosi operatori nel corso dei prossimi mesi e dei prossimi anni. Il tutto, nel convincimento che le sue applicazioni non si limiteranno certamente ai soli pagamenti elettronici, ma potranno ben estendersi anche ad altri settori.
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Da cosa dipenderà lo sviluppo della biometria nell’e-payment
Stando agli esperti, lo sviluppo della biometria nell’e-payment non potrà che dipendere dalla necessità di trovare il giusto equilibrio tra due elementi che permetteranno agli utenti e ai fornitori di poter individuare la soddisfazione “meritata”: se da una parte, pertanto, dovrà essere assicurato la migliore convenienza per gli utenti, dall’altra parte non potrà che essere garantita l’opportuna sicurezza delle soluzioni.
Mastercard tra i principali innovatori
Per avere una piccola dimostrazione di quel che potrebbe accadere, si può rivolgere positivamente lo sguardo a Mastercard, che recentemente ha presentato un nuovo prodotto (la cui diffusione è prevista già per la fine dell’anno): una carta biometrica che funziona per acquisti e pagamenti nei negozi come una normale carta con chip, ma con una sostanziale differenza nel momento della validazione dell’acquisto.
Nel dettaglio, dopo aver inserito la card nella macchinetta Pos, il cliente dovrà poggiare il suo dito su un sensore incorporato che, mediante la lettura delle impronte digitali, riuscirà a effettuare la verifica dei dati biometrici: nell’ipotesi in cui i dati dovessero coincidere, la transazione verrà autorizzata.
Non solo impronte digitali
Intuibilmente, l’autenticazione biometrica è certamente pronta a passare oltre il settore delle impronte digitali, per poter utilizzare una serie di altri identificatori come ad esempio il riconoscimento del viso o della voce. E, in tal senso, la disponibilità di appositi device che possano tecnicamente permettere l’adeguata fruizione di tali procedure sembra essere l’ostacolo minore: le implementazioni degli attuali smartphone e delle tecnologie è infatti pressoché immediata, con la conseguenza di permettere una rapida (almeno, potenziale) diffusione dei processi biometrici.
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Biometric Exit
Un’altra facile dimostrazione di quanto potrebbe avvenire è altresì offerta da Biometric Exit, un nuovo sistema di sicurezza aeroportuale che potrebbe estendere la biometria a tutti gli aeroporti internazionali degli USA. Il funzionamento è molto semplice: i passeggeri vengono fotografati prima dell’imbarco, appena lasciano il proprio Paese, e la foto sarà confrontata con quella del passaporto. Se le due immagini non combaciano, scattano i controlli.