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Tecnologie di rete: un italiano over 35 su 2 non accede a internet

Nessun commento in web marketing da Redazione Onangel

Gli italiani stanno facendo importanti passi in avanti nei confronti dell’utilizzo delle nuove tecnologie di comunicazione ma, nonostante ciò, il Paese è sempre in ritardo per l’utilizzo di Internet tanto che, nel 2015, il 28 per cento della popolazione non avrebbe mai effettuato una sessione di navigazione in rete, contro il 16 per cento della media europea. Con una simile proporzione, l’Italia si “eleva” al quarto posto nella classifica europea dei peggiori internauti, preceduta solamente – in questa ingloriosa classifica – da Bulgaria, Romania e Grecia, che riescono a fare (non era facile) peggio di noi.

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La statistica di cui sopra, secondo cui quasi 3 italiani su 10 non hanno mai navigato in internet nell’ultimo anno, deve essere letta insieme all’approfondimento sullo spaccato anagrafico. Si scopre così che – come era intuibile – ad esser messi peggio sono soprattutto gli over 35, per i quali l’assenza di utilizzo della rete negli ultimi 12 mesi sale a quasi 1 su 2 (47,3%). Tra i più giovani, invece, la situazione è fortunatamente migliore. Per quanto concerne le principali attività effettuate, giova ricordare come il 18,6% degli italiani tra i 18 e i 24 anni legge libri online ed ebook, contro l’8,2% del totale della popolazione.

E sul fronte delle aziende? Anche in questo caso, gli studi sono poco meritevoli nei confronti dell’Italia, ricordando ad esempio come solamente il 7% del totale delle imprese riceva ordini online: anche in questo caso, il nostro Paese è al quart’ultimo posto nell’UE a 28, preceduto ancora una volta da Grecia, Bulgaria e Lussemburgo.

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Ad ogni modo, non mancano le buone notizie. L’evoluzione del settore della comunicazione ha infatti favorito la nascita di tantissime nuove piccole imprese che basano il proprio valore aggiunto sull’abilità, la creatività, la personalizzazione e la flessibilità di risposta alla domanda che proviene da altri consumatori e imprese. Ne deriva che oggi – sostiene Confartigianato – gli artigiani della comunicazione cono 42.198, con 80.911 addetti. A crescere nell’ultimo anno sono state soprattutto le imprese che si occupano di attività editoriali (+ 3,3%) e quelle che producono software e offrono consulenza informativa (+ 0,5%) o ancora i fotografi e i grafici (+ 0,4%). La regione con il maggior numero di piccoli imprenditori della Comunicazione è ancora una volta la Lombardia (7.388 unità) davanti a Emilia Romagna (4.084), Veneto (3.809 unità), Piemonte (3.641) e Sicilia (3.041).

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