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L’UE elimina il Geoblocking e apre i confini dello shopping online

Nessun commento in web marketing da Redazione Onangel

Come avevamo previsto, cambiamenti in arrivo per quanto riguarda il geoblocking digitale: entro la fine dell’anno non ci sarà più alcuna limitazione per quanto concerne lo shopping online, ed ogni utente sarà libero di acquistare in Rete qualsivoglia prodotto a prescindere dalla sua provenienza geografica.
Ma in cosa consiste questa nuova normativa del geoblocking? Che cosa cambierà già da questi giorni? Scopriamolo.

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Geoblocking: che cos’è?

Per capire meglio che cos’è il geoblocking, ti facciamo subito un esempio: sei in Italia e desideri acquistare un articolo spagnolo. Ebbene, molti siti per lo shopping online vendono i propri prodotti soltanto ad utenti del proprio Paese e non oltre i confini. Può accadere che cliccando su un prodotto, il sito ti rimandi alla pagina italiana dello stesso portale, ma ciò non significa che potrai acquistare ciò che desideri o che comunque siano valide per te le condizioni che invece sono perfettamente legali per gli utenti spagnoli.
Tra l’altro, secondo un’indagine della Commissione Europea, circa il 63% dei portali attualmente non permette acquisti online a chi è di un’altro Paese UE. Un dato pressoché allarmante e significativo.
Il geoblocking, però, non viene applicato solo per l’acquisto online: emblematico è, ad esempio, il caso scoppiato in Francia a causa di Eurodisney, che applicava prezzi maggiorati di ingresso solamente ai clienti stranieri.
Ma cosa cambierà con la normativa contro il geoblocking, dunque? Scopriamolo.

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Geoblocking: cosa cambierà?

Con l’approvazione della normativa del Parlamento Europeo, il Geoblocking andrà definitivamente nel cassetto. Sarà vietata, infatti, ogni discriminazione e blocco geografico per chi desidera fare un acquisto di qualsiasi bene su internet, tra cui beni immateriali come cloud e spazi web e materiali come libri, biglietti dei concerti e così via.
Per il Parlamento, infatti, si tratterebbe della violazione dell’Articolo 20 2006/123/CE, in materia dei servizi del mercato interno che richiede testualmente che i prestatori di un bene «non trattino in modo diverso i destinatari dei servizi sulla base della loro nazionalità o del loro luogo di residenza».
Inoltre, il nuovo regolamento prevede che i beni debbano essere consegnati in eguali condizioni a quelle degli acquirenti locali. Si può scegliere, quindi, di spedire i propri beni all’estero oppure di farli ritirare all’acquirente presso il punto di ritiro già concordato da entrambe le parti.

Insomma, un cambiamento davvero epocale, che avrà luogo entro la fine del 2018 e che siamo certi, cambierà radicalmente il modo di fare shopping online da parte dell’utente.

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