pop up store

Pop up store: una nuova tendenza per chi compra in rete

Nessun commento in web marketing da Redazione Onangel

Considerato che la spedizione e la logistica rappresentano degli elementi – chiave sempre più decisivi per il successo di un’iniziativa imprenditoriale, non stupisce che società di grandissime, grandi e medie dimensioni stiano sperimentando con sempre maggiore efficacia.

Tra gli esempi che abbiamo avuto modo di individuare con più enfasi negli ultimi giorni, traiamo spunto di quello di Zara, con la compagnia iberica che ha lanciato il proprio primo pop up store, pensato per chi compra online ma vuole comunque riservarsi la possibilità di poter ritirare in un negozio ad hoc le merci, provarle e, se lo desidera, restituirle con immediatezza.

Ma cos’è il pop up store? Scopriamolo subito.

Cos’è il pop up store?

Il pop up store è un semplice negozio temporaneo collocato in punti molto in vista di una città. I prodotti venduti sono sempre ultimi modelli o comunque pezzi introvabili e dell’ultimo minuto, che attirano considerevolmente la clientela. Questi punti vendita aprono e chiudono improvvisamente e il loro scopo è quello di stabilire una strategia di marketing proprio legata ad una vendita repentina, destinata a terminare velocemente.

Come si implementa il pop up con l’e-commerce?

Semplicemente vendendo i prodotti offerti principalmente nelle piattaforme online. Ogni pezzo risulta spesso introvabile all’interno dei tradizionali shop di una catena, ma facilmente acquistabile in un e-commerce. L’obiettivo è quello di creare una sorta di correlazione tra il negozio fisico e quello online, vendendo solamente prodotti altamente esclusivi. Per far ciò, ci si serve anche di app per l’assistenza del cliente e altissime tecnologie per il servizio e la promozione della merce.

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Un esempio? Il negozio Zara!

Realizzato all’interno del centro commerciale Westfield Stratford, il negozio occupa poco più di 2.000 metri quadri e propone una serie di servizi integrati con quelli e-commerce di Zara, come l’acquisto, il ritiro, la restituzione dei prodotti venduti tramite il portale di shopping online, e tanto altro ancora. Non manca, naturalmente, una selezione in store dei capi di abbigliamento delle più recenti collezioni uomo e donna, realizzando così una ancor più perfetta integrazione tra l’offline e l’online.

Peraltro, per valorizzare ancor di più l’esperienza di shopping, il negozio pop up di Zara si avvale di alcune innovative tecnologie, come quella Rfid per il riconoscimento automatico della merce, e la dotazione di dispositivi mobili per una maggiore assistenza da parte degli assistenti alla vendita.

In aggiunta a ciò, Zara conferma come all’interno degli store sarà possibile conoscere le taglie disponibili e gli abbinamenti più adatti ai capi che il cliente sta scegliendo, solamente guardandosi allo specchio, grazie a schermi informativi situati nei camerini.

Stando al comunicato che la società ha diramato negli ultimi giorni, lo store potrà rimanere aperto fino al mese di maggio, quando al suo posto sorgerà un nuovo maxi flagship store della stessa compagnia. La sua estensione verrà dunque raddoppiata a circa 4.500 metri quadri, con un’area collegata a due magazzini interamente robotizzati che dovrebbero essere in grado di gestire in via contemporanea oltre 2.400 pacchi, e permettendo così ai clienti che ordinano sul web di poter ritirare la merce sul posto e pagarla con il proprio smartphone mediante le app di Zara, Inditex o InWallet.

Insomma, un nuovo passo in avanti nella politica commerciale di Zara, non nuova a esperimenti di integrazione delle proprie piattaforme di vendita, in integrazione tra l’e-commerce e il più tradizionale in store.

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