Ottimizzare immagini per la SEO: perché e come farlo
Hai un sito web ma non sei in grado di ottimizzare le immagini per la SEO? Ottimizzare le immagini, mostrarle accattivanti ma soprattutto renderle SEO friendly è importantissimo se vuoi incrementare la visibilità del tuo sito e renderlo davvero affidabile agli occhi di Google.
Ma a cosa serve, nello specifico, l’ottimizzazione delle immagini per la SEO? Scopriamolo.
Perché è utile ottimizzare le immagini?
Ti faccio una domanda: quante volte ti è successo di effettuare una ricerca su Google e di trovarti senza neanche accorgertene nel tab Immagini del motore di ricerca? Probabilmente tante. Questo perché, a prescindere che si stia cercando l’ultimo modello di un cellulare, il ristorante dove andare a cena o una meta per le prossime vacanze estive, le immagini servono a fornire un’informazione efficace di quello che si sta cercando. Efficace ed immediata. Ma a cosa serve tutto questo per il tuo blog? Semplice: ogni qualvolta un utente cerca un prodotto specifico o un particolare servizio, ottimizzando in modo strategico un’immagine è possibile far aumentare il traffico del tuo sito web oltre che la sua visibilità. Con Google, infatti, nel momento in cui si effettua una ricerca tramite immagini e si clicca su di una in particolare, BigG rimanda l’utente verso il portale specifico che l’ha caricata (in questo caso, il tuo sito web). Ciò significa solo una cosa: una visita in più sul tuo sito e davvero molta visibilità per te.
Ma come fare ad ottimizzare un’immagine per la Seo? Ecco alcuni consigli davvero praticissimi.
1. Ottimizzare immagini: Nomina l’immagine con una keywords
Per far sì che l’immagine venga trovata dall’utente è importantissimo nominarla con una parola chiave pertinente al contenuto della foto. Mi spiego meglio: sicuramente ti sarà capitato di scaricare un’immagine da Google, magari per cambiare sfondo al pc o al tuo smartphone. E qualcosa ci dice che probabilmente ti sarai trovato davanti un file nominato con una serie di lettere e numeri indecifrabili. È lì che tu dovrai lavorare: nel momento in cui carichi una foto su WordPress, ad esempio, abbi cura di rinominarla con una keyword pertinente e coerente con il testo dell’articolo o della pagina. Evita nomi banali come “tramonto” se la foto mostra uno scatto di un tramonto in Thailandia e così via. Sii originale ma soprattutto scegli le parole chiave con coscienza, sulla base delle ricerche che potrebbero fare gli utenti per cercare la tua foto o i tuoi contenuti, magari facendoti aiutare dal Keyword Planner di Google.
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2. Inserisci Tag Alt e Tag Title
Mai sentito parlare di Tag Alt? Eppure non è un qualcosa di così sconosciuto come puoi pensare. Il Tag Alt è un testo alternativo al nome dell’immagine descritto in precedenza. Viene visualizzato quando l’immagine è lenta a caricare oppure quando si usano browser testuali. In questo modo, l’utente ha un’idea di cosa rappresenta l’immagine anche se non riesce a vederla. Tra le altre cose, il Tag Alt viene scansionato anche dallo spider di Google e permette al motore di ricerca di capire cosa raffigura la foto e se è pertinente con il contenuto della pagina in cui è stata caricata. Per scrivere un ottimo Tag Alt , devi solo inserire parole chiave pertinenti ed informative. Pochi e semplici termini che spieghino in sintesi il contenuto della foto.
Il Tag Title è molto simile al Tag Alt ma ha una funzione differente: compare nel momento in cui l’utente ferma il cursore del mouse sull’immagine, ma non vi clicca. Così facendo, apparirà all’utente una sorta di piccola finestra chiamata Tooltip dove sarà scritta la descrizione dell’immagine in questione. Anche in questo caso, va scritta di ottica SEO ma può essere anche più esplicativa rispetto al tag precedente. Puoi scrivere, ad esempio, una call to action che inviti l’utente a saperne di più su un prodotto rappresentato, o il nome del tuo brand o alcuni benefici che si ottengono se si acquista un servizio. Insomma, serviti del Tag Alt per catturare l’attenzione dell’utente e stimolare la sua curiosità. Vedrai i bei risultati che otterrai!
3. Mai caricare immagini troppo grandi
Questa regola vale a prescindere dalla SEO. Caricare immagini troppo grandi su di un blog o sito web può rischiare di comprometterne la velocità di caricamento e quindi anche l’affidabilità per Google. Difatti, BigG valuta in modo molto negativo i portali troppo lenti ed eccessivamente carichi di futili contenuti multimediali. Prima di caricare una foto, ridimensionatela sempre nelle dimensioni (un 960×640 va più che bene) e comprimetela con l’aiuto di alcuni siti come Compressjpeg o compressor.io. In questo modo, le vostre immagini rimarranno esteticamente gradevoli ma decisamente poco pesanti.
4. Usa immagini responsive
Un sito, per essere responsive, deve essere facilmente navigabile sia su pc che su dispositivi mobili come tablet e smartphone. Un sito mobile friendly non è solo ben visto da Google ma anche esteticamente più gradevole per chi ama navigare da mobile. In questo caso, scegliete immagini dalla grandezza facilmente adattabile sia su desktop che su mobile, in modo che vengano visualizzate in modo chiaro su ogni piattaforma. Per far ciò, sul web sono presenti una serie di guide dettagliate come questa per poterlo fare in modo semplice ed autonomo.
5. Ricorda di indicizzare le immagini
Se non indicizzi le immagini, fare tutto il lavoro che ti ho spiegato in precedenza è praticamente inutile! Per far sì che le tue immagini siano presenti su Google Immagini, ricorda di inserire ogni foto anche nella sitemap del tuo sito. Per far ciò, ci sono dei plugin di WordPress (Yoast, ad esempio) che permettono di inserire in automatico le immagini in sitemap per poi mandarle direttamente a Google Search Console. In questo modo, ogni volta che un utente cercherà un prodotto o un servizio simile al tuo, ci sono alte probabilità che gli compaia una delle tue immagini nei risultati di ricerca.
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Ottimizzare le immagini è facoltativo?
Assolutamente sì ma sarebbe comunque meglio farlo. Immagina di essere un’azienda che vende prodotti per capelli: una tua ipotetica cliente avrebbe bisogno di un tuo prodotto specifico ma ancora non lo sa. Ebbene, un giorno qualunque comincia ad effettuare delle ricerche sul web e all’improvviso si trova su Google Immagini, davanti al flacone che vendi. Vedere il tuo prodotto, riuscire a leggere anche solo un po’ l’etichetta la convincerà a provarlo e a vedere gli effetti che potrebbero sortire su di lei.
D’altronde, dì la verità: se potessi scegliere, non preferiresti anche tu acquistare un prodotto che vedi realmente piuttosto che qualcosa solo a scatola chiusa?